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Richiesta prestito Inpdap on line: come richiederlo quali sono i passi da fare

Richiesta prestito Inpdap on line: come richiederlo quali sono i passi da fare
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Sei un dipendente pubblico ex Inpdap? Sei alla ricerca di un prestito per realizzare un progetto o un’esigenza di liquidità immediata? Ecco come puoi soddisfare le tue esigenze con i prestiti approntati dall’INPS (ex gestione Inpdap): basta inoltrare la domanda di richiesta del prestito e/o mutuo tramite l’amministrazione pubblica presso la quale sei in servizio oppure rivolgendoti direttamente all’Inps (se sei pensionato e percepisci un cedolino della pensione).

In questa guida troverai tutte le risposte utili all’iter necessario per inoltrare telematicamente la domanda di prestito, a seconda delle varie tipologie di prodotto creditizio che intendi sottoscrivere e la tempistica inerentemente la possibilità di ricevere una risposta alla tua domanda di prestito.

Ovviamente, prima di inoltrare la domanda online, puoi già utilizzare il portale dell’INPS, dove puoi reperire uno strumento utilissimo di computo della rata mensile da rimborsare per onorare il debito contratto, mediante la cessione del quinto sullo stipendio o sulla pensione, oppure tramite pagamento dei bollettini postali.

Prestito INPS (ex Inpdap): requisiti e destinatari del prestito

Se sei un dipendente pubblico di un’amministrazione statale o di un Ente locale (Regione, Provincia, Comune) o sei un soggetto pensionato (ex dipendente di un’amministrazione statale e/o locale), iscritto alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, puoi sicuramente presentare la domanda per richiedere un prestito erogato dall’INPS in convenzione con determinati istituti di credito.

Ai sensi dell’articolo 2 del Regolamento approvato dall’ex gestione Inpdap,  possono accedere alla prestazione creditizia e finanziaria tutti gli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali che vantino almeno quattro anni di anzianità di servizio utile a richiedere e fruire qualunque trattamento di riposo, nonché quattro anni di regolare versamento contributivo alla Gestione unitaria. Per i soggetti dipendenti, lavoratori del pubblico impiego in servizio devono, all’atto della presentazione della domanda, essere titolari di contratto di lavoro a tempo indeterminato. Per i dipendenti del pubblico impiego, titolari di contratto di lavoro a tempo determinato non inferiore a tre anni solari possono fruire del prodotto della cessione del quinto sullo stipendio, come dettato e disciplinato dall’articolo 13 del D.P.R. 5 gennaio 1950, n. 180, con il conseguente obbligo di cedere il TFR maturato a garanzia dell’obbligazione assunta.

Richiedere il piccolo prestito

Contestualmente alla compilazione della domanda da inoltrare all’INPS, ti viene richiesto il quantum del capitale finanziario che ti occorre per soddisfare la tua esigenza creditizia ed il tuo fabbisogno finanziario. Puoi richiedere un piccolo prestito di importo esiguo (di importo inferiore ai 10.000 euro): il modulo da inoltrare è scaricabile dal sito dell’INPS alla sezione dedicata ai dipendenti pubblici per la fruizione dei servizi crediti. Una volta compilato perfettamente in ogni sua parte, il modulo deve essere consegnato all’amministrazione che si occuperà dell’inoltro telematico all’Ufficio Provinciale competente. Se, invece, sei un soggetto pensionato puoi inoltrare il modulo di richiesta via telematica o agevolmente recarti in una delle sedi INPS dislocate sul territorio nazionale.
Si ricorda che non è necessario indicare la motivazione della richiesta in quanto trattandosi di piccolo prestito non vi è questa cogenza; al contrario, per quello pluriennale è una conditio sine qua non.

Richiedere il prestito pluriennale

Con il termine prestito pluriennale erogato dall’INPS (ex Inpdap) si deve fare riferimento al prodotto creditizio con durata di cinque o dieci anni estinguibili in 60 o 120 rate mensili, ciascuna di importo non superiore al 20% delle retribuzioni nette mensili aventi carattere fisso e continuativo corrisposti agli iscritti, dipendenti pubblici in servizio, al netto delle ritenute contributive ed erariali. Per richiedere un prestito pluriennale occorre compilare il modulo di richiesta scaricabile dal sito dell’INPS, procedere con la compilazione ed inoltro telematico della domanda mediante l’amministrazione statale o locale presso la quale si è in servizio o telematicamente, se siete pensionati.

L’autocertificazione

Nel momento della compilazione della domanda da inoltrare telematicamente all’INPS (ex Inpdap), occorre presentare l’autocertificazione come sancito e dettato dal Testo unico sulla documentazione amministrativa, emanato con decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. Conditio sine qua non per vedersi erogato il prestito pluriennale (di durata cinquennale o decennale) è quella di presentare in allegato la motivazione per la quale si richiede il prestito pluriennale. Ancora più annosa e rilevante è la documentazione che deve essere presentata se si vuole richiedere un prestito pluriennale per acquisire un’abitazione o per ristrutturare un bene immobiliare.

Prestito pluriennale INPS (ex Inpdap) per acquisto o ristrutturazione casa: autocertificazione

Se la finalità del prestito è quella di acquisire un’abitazione e/o ristrutturare un bene immobile, il Regolamento INPS richiede di trasmettere telematicamente al modulo di richiesta anche tutta la documentazione autocertificativa attestante le ragioni della richiesta del fido.

Nella prassi, occorre presentare come recita l’articolo dedicato art. 4 Regolamento, “autocertificazione attestante che la casa oggetto dell’acquisto, del riscatto, della costruzione, ecc. è l’unica in proprietà del nucleo familiare e che la stessa costituisce, o costituirà, la residenza per sé e per la propria famiglia. Il requisito dell’unica proprietà sussiste anche nel caso in cui:  a) l’iscritto o i componenti del suo nucleo familiare siano proprietari di altro immobile o porzione di unità immobiliare ed esso non sia fruibile perché gravato, da almeno due anni, da diritti reali di godimento in favore di terzi estranei al nucleo familiare; b) l’iscritto o il figlio dell’iscritto nel caso di cui all’art. 24, pur essendo i genitori proprietari di un immobile, intenda acquistare un’unità abitativa per costituire un proprio nucleo familiare distinto da quello dei genitori;  c) l’abitazione dell’iscritto sia stata assegnata al coniuge in base a sentenza definitiva di separazione, scioglimento, annullamento o cessazione degli effetti civili del matrimonio ovvero qualora l’iscritto, ancorché titolare di altro alloggio, a seguito di provvedimento giudiziale di separazione, ancorché non definitivo, ne sia rimasto privo poiché assegnato dal giudice nella disponibilità dell’altro coniuge e/o dei componenti del nucleo familiare; d) l’iscritto sia proprietario di quote di un’unità immobiliare e il prestito sia finalizzato all’acquisto delle residue quote di proprietà, purché intestate a soggetti estranei al nucleo familiare del richiedente; e) l’iscritto sia proprietario di immobile dichiarato inagibile dai competenti organi della P.A.”.