La soppressione dell’Inpdap, avvenuta con l’approvazione del decreto Salva Italia, nel 2011, ha avuto come diretta conseguenza il passaggio delle pratiche riguardanti i lavoratori e i pensionati della Pubblica Amministrazione all’Inps, che se ne occupa per mezzo della Gestione Dipendenti Pubblici, creata appositamente allo scopo. Proprio a questa sezione spetta quindi la gestione e l’erogazione del credito, ovvero i presti Inps ex Inpdap che continuano ad essere oggetto di grande popolarità tra i diretti interessati.
I prodotti creditizi dell’Inps ex Inpdap
Le linee di credito in questione, prevedono la concessione diretta di piccoli prestiti e finanziamenti pluriennali diretti e garantiti. Mentre vengono concessi dalle banche i prestiti in convenzione, che sono oggetto di particolare accordo tra gli istituti e l’ente. I piccoli prestiti possono essere rimborsati tramite piani di rientro impostati in 1, 2, 3 o 4 anni con un piano di ammortamento a rate mensili che sono costituite da una quota di interessi e una capitale. Il tasso di interesse è anche quest’anno conveniente, pari al 4,25%.
Per quanto concerne invece l’importo massimo finanziabile, il richiedente può ottenere una somma pari a due mensilità medie nette per ogni anno di durata del finanziamento. Che si si riduce ad una per ogni anno ove sia ancora impegnato nel ripagare altri finanziamenti. La formula di pagamento è naturalmente quella della cessione del quinto, dello stipendio o della pensione, scelta proprio in considerazione dello status del tutto particolare del soggetto che può richiedere il finanziamento.
I prestiti pluriennali sono invece quelli finalizzati all’acquisto di beni o servizi, la cui concessione viene a dipendere strettamente dalla adeguata documentazione di particolari necessità personali o familiari, che devono peraltro rientrare nella casistica indicata all’interno del Regolamento Prestiti Inps.
Per gli iscritti in servizio è necessaria inoltre la presenza di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, che funga da vera e propria garanzia.
La durata del finanziamento può essere quinquennale o decennale e l’importo finanziabile va a variare a seconda della motivazione per la quale si è deciso di richiedere il prestito. In questo caso il tasso di interesse è pari allo 3,5%, sia nel caso di durata quinquennale che decennale. Allo stato attuale la somma massima finanziabile è di 150 mila euro, e può essere concessa soltanto per quei prestiti che abbiano come finalità l’acquisto della prima casa o i lavori tesi a ristrutturarla.
Perché i prestiti Inps ex Inpdap sono così gettonati
Ormai da tempo, i prodotti creditizi Inps ex Inpdap sono molto gettonati da dipendenti e pensione della PA.
Non va poi dimenticato come il piano di rientro impostato in sede contrattuale sia destinato a rimanere invariato lungo tutto l’arco temporale previsto, fornendo quindi il massimo di sicurezza al richiedente.
Come va presentata la domanda online
Cosa occorre fare per poter richiedere i prestiti Inps ex Inpdap? Occorre presentare una domanda che va redatta sugli appositi moduli online disponibili nella sezione Modulistica del sito Inps, per poi inoltrarla per via telematica.
Nel caso in cui a richiedere il prestito sia un dipendente pubblico in attività di servizio, la domanda deve essere presentata tramite l’Amministrazione di appartenenza. I pensionati, a loro volta, possono farlo presentando la domanda per mezzo dell’Area riservata del sito Inps, utilizzando il Pin precedentemente messo a loro disposizione.