In un contesto macroeconomico in profonda crisi economica e stagnazione di consumi, con una politica monetaria varata dalle Banche Centrali di “stretta creditizia” e di difficoltà a reperire risorse finanziarie “fresche” ed assolutamente volte a sostenere i consumi delle famiglie italiane. In un contesto di crisi perenne e di difficoltà di accesso al mercato creditizio, è bene conoscere ed essere informati sui canali alternativi attraverso i quali è possibile ottenere un prestito o un finanziamento che assolva alla funzione di erogare liquidità. Quando si parla di canali alternativi o di prestatori di fondi o di surplus monetari, occorre distinguere tra chi lavoratore dipendente del settore privato da quello che, invece, è assunto nel pubblico settore.
Con pubblico comparto intendiamo e ci si riferisce a tutta la Pubblica Amministrazione italiana (Dipendenti Statali, Dipendenti delle Regioni, delle Province, dei Comuni, delle ASL, della Scuola, delle Forze dell’Ordine etc.). Come si può capire i soggetti che possono beneficiare dei prestiti erogati e garantiti dall’Inpdap sono una variegata ed eterogenea gamma di dipendenti del pubblico impiego, i quali possono presentare la domanda all’INPS (ex Inpdap) per richiedere un finanziamento volto ad assolvere esigenze di liquidità. Vediamo meglio di capire in questa guida di cosa si tratta, la modalità di richiesta e la possibilità di ottenere una simulazione del prestito mediante i tools di computo, reperibili sul sito istituzionale.
Prestiti Inpdap liquidità: caratteristiche
Il prestito liquidità è una tipologia di finanziamento indirizzato al consumatore del credito che, dinanzi ad esigenze improvvise, necessita di una quantità funzionale di denaro non vincolato e finalizzato all’acquisto di uno specifico bene. Nella prassi operativa, si tratta di una somma di denaro che può essere fruita a seconda delle diverse esigenze creditizie del soggetto finanziato, il quale ne fa richiesta senza che sia dichiarata la motivazione e la finalità del credito.
L’istruttoria della pratica di prestito garantito dall’Inpdap (oggi INPS) per esigenze di liquidità è veloce e sicura: quando l’importo richiesto ed erogato è un plafond massimo contenuto, è possibile ricevere il finanziamento Inpdap in tempi assai più rapidi rispetto alle altre forma di prestito. Dato che si tratta spesso e volentieri di importi ridotti, il TAN del finanziamento è in linea con quello degli altri prestiti Inpdap (circa il 3,5%).
Elementi basilari del prestito INPDAP: requisiti essenziali
Per chi si vedrà erogato un prestito INPS (ex INPDAP), gli elementi essenziali alla base del contratto di finanziamento riservato per tutti gli iscritti alla Gestione unitaria delle Prestazioni creditizie e sociali sono di seguito enucleabili:
La legge stabilisce che un contratto di prestito liquidità deve contenere i seguenti elementi:
- il tasso di interesse praticato;
- l’ammontare e le modalità del finanziamento;
- gli importi e la scadenza delle singole rate;
- altri oneri applicati;
- il tasso annuo effettivo globale (TAEG);
- le eventuali garanzie richieste;
- le eventuali coperture assicurative richieste (inclusa la polizza assicurativa per la copertura del rischio impiego).
Prestiti Inpdap: criteri di valutazione dell’outstanding creditizio
Anche se si tratta di un prestito garantito a fronte dei contributi versati che alimentano il Fondo di Credito dell’Ente di Previdenza, vi sono comunque dei criteri scanditi dal Regolamento concernenti la valutazione del merito creditizio del soggetto richiedente del prestito Inpdap.
I criteri di valutazione specifici del prestito liquidità garantito dall’Inpdap (oggi Inps) sono:
- Politiche di rischio: ogni Istituto creditizio convenzionato con l’Inps applica una propria politica di rischio nella valutazione delle domande, basandosi sui dati statistici (credit scoring).
- Fascia di reddito: l’accettazione delle domande di richiesta del prestito Inps è normalmente subordinata anche alla valutazione della fascia di reddito del richiedente.
- Affidabilità creditizia del richiedente: gli istituti bancari convenzionati si limitano a stimare il livello di rischio correlato a ciascuna richiesta pervenuta, sulla base delle indicazioni trasmesse dalle Centrali Rischi.
Per chi avesse necessità di un prestito Inpdap (oggi Inps) può simulare il piano di ammortamento mediante il tool di computo reperibile online.