I prestiti Inpdap per l’acquisto della seconda casa vengono incontro a coloro che, essendo dipendenti pubblici, desiderano trovare un rifugio per le ore del tempo libero in cui ci si vuole allontanare dal caos cittadino. Il tasso di interesse è sempre fisso e l’unica condizione per un mutuo trentennale, è che alla fine del periodo di ammortamento non si siano superati gli 80 anni. I prestiti Inpdap per l’acquisto della seconda casa arrivano al 75% del totale, il periodo di ammortamento va dai 10 ai 40 anni, può essere finalizzato anche alla ristrutturazione dell’immobile, la documentazione necessaria alla richiesta va allegata alla domanda telematica.
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Mutui Inpdap a tasso variabile e fisso
Tale documentazione per i prestiti Inpdap per l’acquisto della seconda casa va spedita per via telematica o per raccomandata con ricevuta di ritorno in modo da avere una risposta celere, solitamente lo è molto di più rispetto alle richieste effettuate nei finanziamenti dei lavoratori non dipendenti pubblici con le banche o le società finanziarie. Fra l’altro esistono anche accordi con le banche da parte dell’Inps per l’erogazione di tali contributi, ad esempio vi è un accordo tra ex Inpdap e BNL che prevede la concessione di mutui a tasso fisso ed a tasso variabile. Nel caso di quelli a tasso variabile è prevista l’erogazione massima di 50000 euro con la copertura dell’80% del costo dell’immobile, a fronte di ritenute sullo stipendio mensile pari ad un quinto dello stesso. Se si opta per quelli a tasso fisso invece non si avranno sorprese legate all’andamento positivo o negativo del mercato come gli interessi non aumenteranno né diminuiranno.
Prestito personale Inpdap e convenzione con BNL
Per chi desidera accedere ad uno dei prestiti Inpdap per l’acquisto della seconda casa è prevista anche l’accensione di un’assicurazione speciale che protegge in caso di perdita del posto di lavoro, di malattia temporanea, di invalidità permanente, di morte, cosicchè gli eredi non subiranno il residuo del prestito da saldare. Il prestito Inpdap può essere richiesto alla propria amministrazione oppure direttamente all’Inps con la cessione del 20% netto in busta della pensione o dello stipendio. L’importo massimo richiedibile con il prestito personale per l’acquisto dea seconda casa è pari a 30000 euro se c’è l’accordo con una banca, mentre per il mutuo Inpdap seconda casa si può arrivare fino a 75000 euro in convenzione con la BNL in cessione del quinto. Se si è pensionati ci si deve rivolgere all’ufficio Inps più vicino richiedendo il mutuo all’ufficio riservato ai dipendenti pubblici in pensione.
Tempi per la richiesta online dei prestiti Inpdap per l’acquisto della seconda casa
Per quanto concerne la richiesta di mutui online Inps 2017 concernenti i prestiti Inpdap per l’acquisto della seconda casa il dipendente pubblico od il pensionato iscritto al Fondo credito può effettuare la domanda solo per via telematica tramite i servizi telematici Inps con pin dispositivo, cui accedere tramite la sezione Servizi al Cittadino; compilata la domanda Mutuo Ipotecario Edilizio ed allegata la documentazione necessaria tra il 1° ed il 10 gennaio, il 1° ed il 10 maggio, il 1° ed il 10 settembre di ogni anno, si può inviare la richiesta; tra i documenti necessari si trovano la dichiarazione del venditore relativa alla planimetria e visura catastale dell’unità abitativa oggetto della richiesta di mutuo, la relazione notarile preliminare relativa alla proprietà del bene e all’assenza di iscrizioni e/o trascrizioni pregiudizievoli gravanti sia sul fabbricato che sul terreno.
Documentazione necessaria
Altri documenti indispensabili alla domanda per i prestiti Inpdap per l’acquisto della seconda casa sono la dichiarazione di proprietà del venditore che l’immobile è libero e subito disponibile, la dichiarazione certificato di abitabilità/agibilità, abitabilità/agibilità del Comune, la dichiarazione del Direttore Lavori o di professionista incaricato di verificare che l’edificio è stato edificato in conformità delle normative vigenti in fatto di autorizzazioni a costruire, ultimazione lavori, avvenuta iscrizione al catasto, certificazione APE 2017, la ricevuta di pagamento dell’eventuale anticipo, la copia conforme del preliminare di compravendita dal quale risulta il prezzo pattuito e l’acconto versato, oltre che alla modalità di pagamento e dell’eventuale registrazione presso l’Agenzia delle Entrate, la documentazione per il riconoscimento dell’handicap/invalidità, la dichiarazione dei dati del cointestatario per la domanda di mutuo.