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Prestito Inpdap: qual è la rata e come si calcola

Calcolo della rata del prestito Inpdap
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Dal sito dell’Inps a partire dal 2016 è possibile effettuare il calcolo della rata del prestito Inpdap tramite una simulazione rivolta agli iscritti alla gestione ex Inpdap, con cui è possibile stabilire un importo minimo ed uno massimo ottenibile in prestito. I dipendenti ed i pensionati del settore pubblico appartenenti alla gestione dell’Inps ex Inpdap oppure iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali possono avere accesso ai prestiti a tasso agevolato detti anche “prestiti Inpdap” che possono essere erogati direttamente dall’Inps oppure da banche e società finanziarie convenzionate.

Simulazione del prestito

L’Inps Gestione Dipendenti Pubblici ha fornito agli iscritti uno strumento che permette una simulazione di prestito, comprendendo precisamente qual è la migliore tipologia di prestito erogata dall’ente, qual è l’importo della rata da versare, qual è la modalità di rimborso. Per effettuare il calcolo della rata del prestito Inpdap si deve accedere al sito dell’Inps, selezionare la voce “Accedi ai Servizi” nel menù Servizi Online, cercare la voce “Per tipologia di utente”, poi “Cittadino”, poi “Gestione Dipendenti Pubblici: simulazione calcolo piccoli prestiti e prestiti pluriennali”, entrare nell’area riservata alla simulazione dove si può capire realmente la migliore tipologia di prestito per sé scegliendo tra tre modalità di simulazione e preventivo.

Cosa calcolare

Si può calcolare l’importo minimo e massimo ottenibile con una certa tipologia di prestito, sulla base del proprio stipendio mensile, detratto delle voci non fisse e continuative, indicando la data di nascita dal momento che per ogni prestito è previsto un premio fondo rischi da versare all’ente, variabile a seconda della durata del finanziamento e dell’età del richiedente; inseriti i dati si deve cliccare sul bottone “Simula” per ottenere varie possibilità di prestito, piccolo prestito al 4,25% con durata di uno, due, tre, quattro anni, e prestito pluriennale diretto con tasso del 3,5% e durata di 5 anni o 10. Per il piccolo prestito di un anno si può richiedere un importo pari ad una o due mensilità, per quello biennale il prestito può essere di due o quattro mensilità, per quello triennale il finanziamento può essere di tre o sei mesi, per quello quadriennale il prestito può essere di quattro od otto mesi.

Prima modalità

Ad esempio, se si volesse chiedere un prestito annuale al tasso del 4,25% e piano di ammortamento di 12 mesi, qualora l’importo richiesto sia di 1300 euro, l’importo della rata è di 110,8 euro, l’importo degli interessi di 6,75 euro, l’importo delle spese amministrative di 6,5 euro, l’importo delle spese per il fondo di garanzia di 2,21 euro, mentre l’importo totale ottenibile è di 1284,54 euro; nel piccolo prestito sono infatti comprese anche le spese di amministrazione pari allo 0,5%, insieme alle spese del fondo di garanzia variabili a seconda della durata del prestito e dell’età del richiedente. La seconda modalità di simulazione del prestito avviene per rata ideale, ossia insieme al valore dello stipendio netto mensile ed alla data di nascita, si può indicare l’importo della rata da pagare ogni mese per il rimborso del debito.

Seconda e terza modalità

Quindi, con l’esempio precedente, si possono aggiungere la data di nascita del 01/01/1970 e la rata ideale di 200 euro, al fine di ottenere solo proposte che non prevedano un valore del prestito che non faccia andare oltre la cifra prestabilita il valore della mensilità da versare. Considerato che si tratta di prestiti con la cessione del quinto, si otterrebbe un messaggio di errore qualora l’importo della rata eccedesse il valore preimpostato. La terza modalità infine prevede l’inserimento, oltre agli altri dati, anche dell’importo che si desidera ottenere in prestito; nel caso in esame la cifra è di 5000 euro, pertanto con la simulazione si ottiene il valore della rata mensile, degli interessi, delle spese di amministrazione, delle spese per il fondo di garanzia, dell’importo netto ottenibile in prestito.