Si dice molto spesso che le banche e le società finanziarie non siano in grado di erogare prestiti e mutui a condizioni contrattuali ed economiche agevolate; si tratta di un’apodittica convinzione non suffragata da competenze professionali in materia creditizia e finanziaria. Per questo, in questa guida, ci proponiamo di fare chiarezza e trasparenza in merito alla materia creditizia, portando come titolo di esempio il case study e l’offerta commerciale dei prestiti e mutui Inpdap (oggi Inps) riservati al pubblico impiego statale e delle amministrazioni locali (Regioni, Province e Comuni) da parte della Unicredit Banca. In seno alle Convenzioni siglate con l’Istituto di Previdenza Inps, Unicredit Banca è una delle principali player del credito italiane in grado di soddisfare la clientela del credito, erogando prestiti a particolari e vantaggiose condizioni, in particolare per chi versa regolarmente i contributi al Fondo Credito, istituito presso INPS. Vediamo in questa guida di comprendere in che modo è possibile, per il dipendente pubblico statale o d un’amministrazione locale, beneficiare di un prestito Inpdap erogato tramite istituto di credito, in questo da parte di Unicredit Banca.
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Unicredit Banca: piccolo prestito per i Convenzionati INPS
Per chi è un dipendente del pubblico impiego e vuole fruire di un piccolo prestito, può inoltrare la propria domanda e richiesta ad una delle filiali bancarie dislocate sul territorio nazionale di Banca Unicredit. Beneficiare del piccolo prestito è un gioco da ragazzi, basta presentarsi allo sportello bancario e reperire informazioni utili per presentare la domanda e la documentazione richiesta per accendere il prestito. E’ possibile fruire di un importo variabile da 1.000€ a 5.000€, con possibilità di restituzione dell’obbligazione contratta in 12, 24, 36 e 48 mesi al saggio di interesse agevolato intorno al 3,5%. Vediamo un prospetto esemplificativo di un piccolo prestito di importo 3.000 euro da rimborsare in 24 mesi:
Restituzione annuale – 2 mensilità, Rateazione calcolata
- Tipo di prestito: Piccolo Prestito
- Numero mensilità da restituire: 2
- Totale retribuzione fissa: € 2.000,00
- Stipendio netto mensile calcolato: € 1.577,76
- Importo netto concesso: € 3.194,04
- Interessi (1,4750% annuo): € 48,38
- Fondo di Garanzia (0,3%): € 9,84
- Spese Amministrative (0,50%): € 16,40
- Spese Postali: € 3,31
- Esaz. CED POSTE (0,25%): € 8,20
- Importo lordo da restituire: € 3.280,17
- Rata mensile (12x): € 273,35
Unicredit Banca: prestito pluriennale per i Convenzionati INPS
Per i dipendenti statali e degli Enti locali che vogliamo beneficiare di un prestito erogato da Unicredit Banca in Convezione con INPS, è possibile presentare la domanda presso un qualsiasi sportello bancario e richiedere un capitale finanziario di importo variabile tra i 3.000 euro e i 50.000 euro, il cui piano di ammortamento può essere fissato in 60 rate (prestito quinquennale) o in 120 rate (prestito decennale). Vediamo, anche in questo caso, un prospetto utile a comprendere le condizioni economiche applicate, particolarmente agevolate per i dipendenti convenzionati con Inps.
Questo prospetto si riferisce alla richiesta di un prestito pluriennale di capitale finanziario richiesto 30.000 euro da rimborsare in 10 anni (120 rate mensili):
Risultato della simulazione-Rateazione calcolata
- Tipo di prestito: Prestito Pluriennale
- Totale Retribuzione Fissa: € 2.000,00
- Stipendio Netto Mensile Calcolato: € 1.577,76
- Quota stipendiale cedibile (1/5): € 315,55
Restituzione in 10 Anni – 120 rate
- Importo netto concesso: € 31.987,63
- Interessi a scalare: € 4.455,40
- Fondo di Garanzia (3,0%): € 1.135,99
- Spese Amm. e gen. (0,50%): € 189,33
- Spese Postali: € 3,31
- Esazione CED POSTE (0,25%): € 94,67
- Importo lordo da restituire: € 37.866,33
- Rata mensile (120 x): € 315,55
Unicredit Banca: cessione del quinto per i dipendenti pubblici
Come sancito dall’articolo 13 del D.P.R. 180/1950 , è consentito ai titolari di contratto di lavoro a tempo determinato non inferiore a tre anni di fruire di cessioni del quinto estinguibili nell’arco di vigenza del contratto stesso. Nel caso in cui il contratto dovesse risolversi prima della conclusione del piano di ammortamento, l’INPS può rivalersi sul trattamento di fine servizio maturato. Se l’iscritto avesse ceduto in garanzia ad una società finanziaria il proprio TFR, I’INPDAP (oggi INPS) vedrebbe frustrate le proprie pretese creditorie. Per ovviare a tale rischio è stato inserito nel Regolamento “l’obbligo di cedere il trattamento di fine rapporto a garanzia dell’obbligazione” (art. 2, comma 1).
Ecco il prospetto relativo alla cessione del quinto di un prestito di capitale 15.000 euro da rimborsare in 60 rate (5 anni):
Risultato della simulazione-Rateazione calcolata
- Tipo di prestito: Prestito Pluriennale
- Totale Retribuzione Fissa: € 2.000,00
- Stipendio Netto Mensile Calcolato: € 1.577,76
- Quota stipendiale cedibile (1/5): € 315,55
Restituzione in 5 Anni – 60 rate
- Importo netto concesso: € 17.367,78
- Interessi a scalare: € 1.136,07
- Fondo di Garanzia (1,5%): € 284,00
- Spese Amm. e gen. (0,50%): € 94,67
- Spese Postali: € 3,31
- Esazione CED POSTE (0,25%): € 47,33
- Importo lordo da restituire: € 18.933,16
- Rata mensile (60 x): € 315,55