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Prestiti Inpdap: regolamento

Prestiti Inpdap: regolamento
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Inpdap, oggi Inps, nell’espletamento delle proprie funzioni istituzionali oltre al trattamento pensionistico e previdenziale eroga anche attività creditizie a favore degli iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali. Inps (ex Inpdap) offre prestiti, cessioni del quinto, mutui ipotecari direttamente dal Fondo di credito dell’istituto di Previdenza. Questi prodotti creditizi sono consessi a dipendenti e pensionati pubblici, esclusivamente per fronteggiare particolari necessità familiari o personali e fabbisogni quali spese, imprevisti urgenti e realizzazione di progetti.

Per formalizzare la disciplina inerente l’attività creditizia, l’Inps Inpdap ha approvato e pubblicato il Regolamento per l’erogazione di prestiti per gli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (il cd. “Fondo credito”), alimentata dal prelievo obbligatorio sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici in servizio. Vediamo in questa guida come è strutturato il Regolamento e cosa disciplina.

Regolamento Prestiti Inpdap: Premessa

Il Regolamento pubblicato sul sito istituzionale Inps Inpdap si compone di due parti: la prima che disciplina la materia dei piccoli prestiti e la seconda inerente l’erogazione dei prestiti pluriennali. Entrambe le parti sono precedute da una parte di carattere “generalizzante” che funge da Premessa, la quale è valevole sia per chi richiede Piccoli Prestiti che quelli Pluriennali diretti e/o garantiti. Come sancito dallo stesso Regolamento, le domande di chi vuole intende richiedere un prestito all’Ente di Previdenza, devono essere redatte utilizzando gli appositi modelli reperibili sul sito internet dell’INPS, all’indirizzo www.inps.it e devono essere trasmesse telematicamente e presentate al competente Ufficio Provinciale o Territoriale dell’Inps, per il tramite dell’Amministrazione pubblica di appartenenza se il soggetto richiedente è un iscritto in servizio, ovvero direttamente se il richiedente è un iscritto pensionato.

Le domande, una volta ricevute, sono prese in esame e valutate dal competente Ufficio Provinciale o Territoriale dell’Inps per la conseguente erogazione del prestito/mutuo in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande e, solo se conformi e complete della relativa documentazione, i prestiti vengono concessi nei limiti delle disponibilità finanziarie stanziate annualmente nel bilancio dell’Istituto per l’attività creditizia. E’ possibile che vi sia il rigetto e la bocciatura della domanda del soggetto richiedente: in questo caso, il competente Ufficio Provinciale o Territoriale Inps Inpdap invierà al soggetto richiedente apposita comunicazione di rigetto, con l’indicazione della motivazione.

Regolamento: Piccoli Prestiti Inps Inpdap

L’articolo 1 del regolamento è rubricato “Criteri per l’erogazione” e disciplina la materia dei Piccoli Prestiti erogati da Inps Inpdap: prevede la concessione di questi piccoli finanziamenti con possibilità di rimborsare il debito con piano di ammortamento di 12, 24, 36, 48 mesi. Inoltre, per quanto concerne l’applicazione dei costi ed oneri economici, sull’importo lordo dei piccoli prestiti si applica il tasso di interesse nominale annuo del 4,25%, nonché la ritenuta dello 0,50% per spese di amministrazione e quella relativa al contributo del fondo rischi, secondo le misure percentuali previste, per le diverse categorie di richiedenti. Gli importi delle spese di amministrazione e del contributo per il fondo rischi sono trattenuti all’atto dell’erogazione del piccolo prestito.

Regolamento: i destinatari dei Prestiti pluriennali

La parte seconda del Regolamento emanato e pubblicato sul sito dell’Ente di Previdenza prevede agli articoli dal 2 al 6 i criteri generali per l’erogazione dei prestiti pluriennali ponendo l’attenzione, in particolare, sui destinatari della prestazione, sull’ammontare e la durata del prestito, sulle autocertificazioni e sui controlli successivi, sul rinnovo del prestito e sul certificato medico da esibire in sede di presentazione della domanda.

La domanda per richiedere i prestiti pluriennali erogati da Inps Inpdap può essere presentata da tutti gli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali che vantino almeno quattro anni di anzianità di servizio utile a conseguire qualunque trattamento di quiescenza, nonché quattro anni di versamento contributivo alla Gestione unitaria. I soggetti che sono iscritti in attività di servizio devono, all’atto della domanda, essere titolari di contratto di lavoro a tempo indeterminato; i titolari di contratto di lavoro a tempo determinato non inferiore a tre anni possono fruire di cessioni del quinto, estinguibili nell’arco di vigenza del contratto di lavoro (se a tempo determinato) con l’obbligo di cedere il trattamento di fine rapporto a garanzia dell’obbligazione contratta.

Prestiti pluriennali Inpdap: Ammontare, durata e autocertificazione

I prestiti pluriennali erogati dall’Inps Inpdap possono avere una durata di cinque o dieci anni, estinguibili in 60 o 120 rate mensili consecutive, ciascuna di importo non superiore al quinto degli stipendi aventi carattere fisso e corrisposti a i dipendenti pubblici in servizio o in pensione, al netto delle ritenute contributive ed erariali. Per quanto concerne le condizioni economiche applicate su questa tipologie di prestiti: sull’importo lordo dei prestiti pluriennali si applica il tasso di interesse nominale annuo del 3,50%, nonché la ritenuta dello 0,50% per spese di amministrazione e quella relativa al contributo del fondo rischi.

Come sancito dall’articolo 4 del Regolamento, oltre alla domanda di richiesta dei prestiti pluriennali Inps Inpdap, il soggetto in servizio o in pensione deve presentare anche l’autocertificazione e la motivazione per la quale si richiede il finanziamento. L’autocertificazione è importante per la valutazione del merito creditizio e del grado di affidabilità. Se il soggetto richiedente volesse presentare la domanda di richiesta prestito Inps Inpdap per finanziare l’acquisto dell’abitazione, dovrebbe allegare  l’autocertificazione attestante che “la casa oggetto dell’acquisto, del riscatto, della costruzione, ecc. è l’unica in proprietà del nucleo familiare e che la stessa costituisce, o costituirà, la residenza per sé e per la propria famiglia“.

Gli Uffici Provinciali e Territoriali Inps Inpdap, nell’espletamento delle proprie funzioni, operano i previsti controlli sulle autocertificazioni e verificano l’impiego delle somme erogate, mediante l’esibizione della documentazione fiscale comprovante la corrispondenza tra le somme corrisposte dall’Inps e l’utilizzo delle stesse. Successivamente all’erogazione del prestito, entro 30 giorni dal pagamento dell’ultima fattura, l’iscritto è tenuto a fornire all’Ufficio Inps competente la documentazione di spesa.

Prestiti Pluriennali Inpdap: Criteri specifici per l’erogazione

Gli articoli dal 7 al 21 e dal 22 al 29 del Regolamento sono dedicati alla disciplina dei criteri specifici per l’erogazione dei Prestiti Pluriennali con distinzione tra i prestiti di durata quinquennale (art. 7-21) e quelli di durata decennale (art. 22-29). Tra i prestiti con durata di 5 annualità, rientrano tutti i prestiti che vengono richiesti per finanziare le spese relative a calamità naturali, furto, trasloco, lavori condominiali alla casa di abitazione, manutenzione ordinaria della casa, per l’installazione di impianti di energia rinnovabile per la casa, etc.

Tra i prestiti rimborsabili in 120 rate si annoverano, ai sensi degli articoli 22-29 del Regolamento, quelli volti a riscattare gli alloggi popolari, l’acquisizione di casa in cooperativa, l’acquisto o la costruzione della casa destinata a residenza, l’anticipazione del mutuo ipotecario stipulato, la manutenzione straordinaria dell’immobile di residenza, etc.