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Prestiti Inpdap Gdf Guardia di Finanza

Prestiti Inpdap Gdf Guardia di Finanza
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Sei un dipendente statale inquadrato con profilo professionale Guardia di Finanza? Bene, allora ti trovi nella giusta guida; nel proseguo della trattazione, troverai risposta a tutti i quesiti e dubbi che possono insorgere in caso volessi beneficiare delle attività creditizie erogate da INPS INPDAP a favore delle Forze Armate. Inoltre, la guida si propone come iter pratico in materia di prestiti finanziari garantiti dall’Ente di Previdenza agli iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Sociali e Creditizie. Buona lettura!

Prestiti per le Forze Armate: cosa sono i Prestiti Inpdap Gdf?

I prestiti erogati dall’INPS Inpdap alle Forze Armate sono prodotti creditizi ex Gestione INPDAP erogati a favore dei dipendenti in servizio e soggetti pensionati (ex dipendenti) delle Forze armate e delle Forze dell’ordine. Proprio, per questa peculiarità, i Prestiti per le Forze Armate hanno come principali destinatari le seguenti categorie:

  • Polizia di Stato (PS), dipendenti dal dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno;
  • Guardia di Finanza (GdF): dipende dal Ministro dell’Economia e delle Finanze
  • Arma dei Carabinieri (CC), dipendenti dal Ministero della Difesa;
  • Corpo Forestale dello Stato: dipendenti dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali;
  • Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco (VVF): dipendenti dal Ministero dell’Interno;
  • Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera: dipende dal Ministero della Difesa ed è uno dei corpi della Marina Militare;
  • Polizia Penitenziaria: dipende dal Ministero della Giustizia.

Chiarita la platea dei destinatari delle Forze Armate, in questa guida concentriamo l’attenzione sull’Ordine della Guardia di Finanza, un corpo di Polizia dipendente del Ministero dell’economia e delle Finanza, i quali possono accedere al mercato creditizio a tassi e condizioni agevolate erogati dall’INPS Inpdap. In pratica, i Prestiti Gdf sono una sottocategoria dei Prestiti per le Forze Armate.

Requisiti per accedervi

Per poter beneficiare e presentare la richiesta di fruibilità dei Prestiti Inpdap GdF, occorre che il personale sia reclutato ed inquadrato nell’Ordine della Guardia di Finanza che si occupa di lotta all’evasione ed elusine fiscale, controllo della contraffazione, contrabbando, controllo del traffico degli stupefacenti, frodi telematiche, usura, etc. Il soggetto assunto nella Guardia Di Finanza deve vantare l’inquadramento come Ufficiale GdF, Ispettore, Sovrintendente, Finanziere o Appuntato; inoltre deve essere assunto con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato da almeno 4 anni di servizio,, essere iscritto alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali.

Se, assunto con contratto di lavoro a tempo determinato, il soggetto GdF deve vantare una durata minima di 3 anni di servizio nella Guardia di Finanza e, come sancito dall’articolo 13 del D.P.R. 5 gennaio 1950, n. 180, il titolare del trattamento di quiescenza può fruire del contratto di cessione del quinto sullo stipendio o sulla pensione. Si tratta, di un prestito “garantito” dato che il dipendente statale cede il suo TFR e busta paga mensile a garanzia dell’obbligazione assunta.

Come presentare la domanda

Come sancito da Regolamento avente ad oggetto la disciplina dei Prestiti per gli iscritti alla Gestione Unitaria delle attività creditizie e sociali (cifrare Premessa), i dipendenti assunti nella Guardia di Finanza possono, come ogni altra Forza Armata, inoltrare la domanda di richiesta delle Attività creditizie garantite dall’Ente di Previdenza Inps direttamente dal soggetto sottoscrittore e potenziale richiedente, accedendo dall’area riservata mediante autenticazione con PIN (si veda https://noipa.mef.gov.it/web/guest/richiesta-di-piccolo-prestito-inps-gestione-ex-inpdap).

In alternativa, il soggetto richiedente assunto nel Corpo della Guardia di Finanza può inoltrare il Modulo di richiesta del prestito (Piccolo Prestito o Prestito Pluriennale) per il tramite dell’Ufficio competente dell’Amministrazione presso la quale è in servizio. Una volta ricevuta ed esaminata la domanda (tenendo conto dell’ordine cronologico), la sede territoriale Inps Inpdap competente, si riserva di richiedere al richiedente ulteriore documentazione necessaria al perfezionamento della valutazione dell’istruttoria. In caso di esito positivo, Inps Inpdap procede nel giro di qualche giorno ad erogare il credito.

Documentazione da inoltrare

Come detto in precedenza, il dipendente assunto nella Guardia di Finanza, a seconda del prodotto creditizio che intende fruire, deve scaricare e compilare la domanda da inoltrare alla sede Inps Inpdap a lui più vicina. Se, intende inoltrare la Domanda per fare richiesta di Piccoli Prestiti, non deve fornire alcuna motivazione per quale intende richiedere il Prestito. In tale caso deve inoltrare: la domanda Piccolo Prestito Inpdap, buste paga, documento di identità valido, codice fiscale e bolletta utenza domestica per verificare il domicilio fiscale.

Qualora, il dipendente assunto nella Guardia di Finanza volesse richiedere un Prestito Pluriennale, dovrebbe inoltrare oltre ai documenti di cui sopra, anche il Certificato medico che attesti la sana costituzione fisica del richiedente ai sensi dell’art. 15 del D.P.R. 895/1950, come sancito dal Regolamento all’articolo 6, oltre a tutta la documentazione avente natura di autocertificazione, a seconda della finalità per la quale viene richiesto il prestito.

Autocertificazione da allegare per i Prestiti pluriennali Inpdap GdF

A corredo della documentazione utile per richiedere un Prestito pluriennale, il dipendente della Guardia di Finanza deve, a seconda della finalità del Prestito, inoltrare ulteriori autocertificazioni come sancito dall’articolo 4 del regolamento.

Qualora la finalità di richiesta del Prestito Pluriennale fosse quello di acquistare un’abitazione, il dipendente GdF dovrebbe inoltrare l’autocertificazione attestante che la casa oggetto dell’acquisto, del riscatto, della costruzione, ecc. è l’unica in proprietà del nucleo familiare e che la stessa costituisce, o costituirà, la residenza per sé e per la propria famiglia.

Qualora, volesse richiedere un Prestito Pluriennale per finanziare i lavori condominiali di casa, dovrebbe allegare: documento dal quale risulti la proprietà della casa; deliberazione condominiale attestante la scelta del preventivo e l’impresa esecutrice; preventivo dei lavori da eseguire e piano di riparto millesimale della spesa a carico del richiedente; segnalazione certificata di inizio attività (S.C.I.A.), denuncia di inizio lavori (D.I.A.) o permesso di costruire, ove richiesti; autocertificazione dello stato di famiglia.

Le situazioni sono da valutare caso per caso a seconda delle motivazioni alla base della richiesta del Prestito pluriennale (quinquennale o decennale), tenendo conto di quanto prescritto dal Regolamento.

Prestiti Inpdap GdF: Piccolo Prestito

Il Piccolo Prestito Inpdap per i dipendenti della Guardia di Finanza è un prodotto creditizio di importo limitato, la cui durata di ammortamento è variabile 1, 2, 3 o 4 anni ed il cui rimborso delle rate avviene tramite trattenuta in busta paga o sulla pensione. Per un prestito annuale si può ottenere al massimo l’importo dello stipendio o della pensione netta mensile, in quello biennale l’importo è di due mensilità, nel caso di prestito triennale di tre mensilità e nel caso del quadriennale di quattro mensilità nette. Il tasso di interesse è del 4,25% a cui vanno poi aggiunte lo 0,50% di spese di amministrazione e il costo del premio Fondo Rischi.

Prestiti Inpdap per Guardia di Finanza: il Prestito Pluriennale

Il Prestito Pluriennale erogato a favore dei dipendenti della Guardia di Finanza è un prestito finalizzato che deve essere motivato con presentazione di adeguata documentazione di natura autocertificativa. La durata può essere di 5 anni (in questo caso si devono versare 60 rate mensili) o 10 anni (rimborso in 120 rate mensili). Come detto l’importo della rata non può essere superiore a un quinto dello stipendio netto o della pensione netta. Il tasso di interesse annuo è del 3,5% (+0,5% spese amministrative + premio fondo rischi).