Come si può fare per ottenere prestiti? Si tratta di una domanda sempre più ricorrente tra i tanti cittadini che trovano difficoltà a far quadrare i conti alla fine del mese. Con il protrarsi della crisi economica, infatti, sono sempre di più coloro che hanno difficoltà derivanti dalla mancanza di liquidità. Problema che può essere causato da molteplici fattori, come ad esempio una spesa imprevista, la necessità di dare una mano ai figli disoccupati o di procedere ad una ristrutturazione della propria abitazione ormai irrinunciabile. E che può infine togliere il sonno soprattutto quando le risorse economiche su cui contare non siano proprio abbondanti.
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Come fare per ovviare alla mancanza di liquidità?
Quando si presenta un’esigenza di questo genere, è del tutto spontaneo pensare di rivolgersi al sistema bancario al fine di trovare un prestito. Una strada che però negli ultimi anni si è fatta sempre più complicata, a causa della diffidenza sempre più pronunciata di banche e finanziarie. I crediti deteriorati continuano a pesare come piombo nella pancia degli istituti di credito e di conseguenza ogni richiesta viene esaminata sotto l’incombenza di criteri sempre più restrittivi. Un fenomeno che sembra farsi meno pressante solo da pochi mesi e, soltanto nei confronti dei clienti sicuri.
Una risposta può arrivare dall’Inpdap
Per i dipendenti e i pensionati pubblici, oltre che per gli insegnanti che fanno riferimento all’ex ENAM, una possibile risposta può senz’altro arrivare dall’Inpdap (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica), l’ente che è stato soppresso nel corso del 2011 con il decreto Salva Italia. Una decisione, quella del governo guidato allora da Mario Monti, che è stata ispirata dalla necessità di razionalizzare il sistema previdenziale in modo da poter infine risparmiare preziose risorse. Se dal primo giorno di gennaio del 2012 le competenze dell’Inpdap sono passate all’Inps, allo stesso tempo il servizio è stato comunque assicurato nella sua continuità.
I prestiti proposti da Inpdap
Tra le tante funzioni svolte dall’Inpdap, c’era anche quella creditizia, esercitata con una proposta effettivamente notevole, caratterizzata soprattutto dalla convenienza dei tassi di interesse. Le proposte dell’ente prevedono in particolare la concessione di piccoli prestiti, prestiti convenzionati, finanziamenti pluriennali diretti e garantiti. Per riuscire a capirne la effettiva convenienza, basti ricordare come nel caso dei piccoli prestiti il tasso di interesse si attesti al 4,25%, scendendo al 3,50 per i finanziamenti pluriennali diretti. Inoltre è da considerare anche il fatto che non sia necessario spiegare il modo in cui si intendono investire i soldi ricevuti e l’assoluta sicurezza che distingue tali finanziamenti, in quanto la rata è costante e i tassi di interesse rimangono gli stessi lungo tutto l’arco del piano di rientro.
L’Inpdap a Grosseto: cosa occorre sapere
Naturalmente anche Grosseto ha risentito delle decisioni assunte dal Consiglio dei Ministri nel 2011. Decisioni che avevano come ratio la necessità di riorganizzare il sistema e renderlo non solo più funzionale, ma anche più sostenibile. La città toscana, infatti, ha visto lo spostamento della sede dell’ente a Via Trento 44, con conseguente chiusura di quella in precedenza ubicata in Via Repubblica Dominicana 80.
La nuova sede può essere raggiunta telefonicamente al 0564.431111 (centralino), oppure al Contact Center per mezzo del numero verde gratuito 803.164 (da telefono fisso) o del numero a pagamento 06164164 (da telefono cellulare). E’ attivo anche il fax, al numero 0564.760301.
Chi è abituato alle nuove tecnologie può anche utilizzare la casella di posta elettronica [email protected], o la PEC (Posta Elettronica Certificata), indirizzando il tutto a [email protected]
Va anche ricordato che gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì mattina, dalle ore 8.30 alle 12.30. Chi ha necessità di contattare l’ente può senz’altro fare affidamento su questi riferimenti per avere informazioni e servizi.