Come è noto, l’Inpdap eroga prestiti non solo direttamente, ma anche dando vita a speciali convenzioni con banche e istituti finanziari. Come accade per la Banca Nazionale del Lavoro (BNL), l’istituto bancario che fa parte del gruppo BNL Paribas. Andiamo a vedere nel dettaglio come sia strutturata questa proposta.
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Quali sono le caratteristiche del Prestito BNL
Il nome del prestito riservato ai lavoratori del pubblico impiego è BNL Dipendenti Pubblici. Si tratta di un prestito personale il quale ha come finalità l’acquisto di beni e servizi per esigenze personali e che può essere richiesto appunto dai dipendenti e dai pensionati della Pubblica Amministrazione.
L’importo del prestito BNL Dipendenti Pubblici
Il prestito in convenzione di BNL rende possibile ottenere importi che possono andare da un minimo di 5mila sino ad un massimo di 100mila euro. La durata del prestito, e quindi del piano di ammortamento, può a sua volta variare dai sei mesi ai dieci anni. Per i prestiti il cui importo sia inferiore ai 10mila euro, la durata massima si attesta però a 5 anni (60 mensilità).
Qual è il tasso di interesse del prestito BNL Dipendenti Pubblici
Per quanto concerne il tasso di interesse, occorre precisare come si tratti di un prestito a tasso fisso. Ciò vuol dire che per l’intera durata del piano di rientro rimarranno uguali sia il tasso di interesse che l’importo della rata da versare.
Per i prestiti la cui durata arrivi a 60 mesi (5 anni) il tasso fisso è pari al 6,75%, mentre per quelli che vanno dai 6o ai 120 mesi (tra 5 e 10 anni) esso sale al 7,75%. Per il calcolo degli interessi viene utilizzata la modalità 365/360.
Le rate
Il piano di rimborso prevede il pagamento di rate costanti, da pagare a cadenza mensile, con un TAEG (Tasso Annuale Effettivo Globale) attestato al 10,48%.
Per quanto riguarda le spese aggiuntive, esse sono:
– le commissioni di istruttoria, pari allo 0,30% dell’importo finanziato ogni anno (per un massimo di 399 euro);
– le spese di incasso rata di 1 euro al mese (soltanto nell’eventualità in cui il pagamento non avvenga con addebito sul conto corrente) e quelle di invio delle comunicazioni cartacee al domicilio del cliente.
Inoltre si dovrà corrispondere 1 euro in caso di sospensione del pagamento delle rate per ognuna delle mensilità non corrisposte nei tempi previsti e 30 euro ad ogni richiesta di sospensione. Nel caso in cui il prestito abbia una durata superiore a 18 mesi è però possibile chiedere l’applicazione dell’aliquota sostitutiva (0,25% dell’importo preso a prestito) al posto delle imposte di registro, di bollo, ipotecarie e catastali e delle spese di concessione governative.
Altre informazioni
Va poi ricordato che tra le garanzie richieste c’è non solo la fideiussione, ma anche tutte le altre che BNL dovesse ritenere necessarie idonee.
E’ anche possibile rimborsare il credito in anticipo, ovvero prima che il contratto vada in scadenza. In tal caso è previsto un indennizzo da pagare a Banca BNL pari all’1% dell’importo rimborsato in anticipo ove mancasse più di un anno al termine del rimborso del prestito e allo 0,5% dell’importo rimborsato anticipatamente nell’eventualità che invece il prestito sia entrato nell’ultimo anno di vita. Nell’uno e nell’altro caso l’indennizzo non può essere comunque superare l’importo degli interessi che il beneficiario del prestito avrebbe dovuto pagare nel caso in cui avesse deciso di portare regolarmente alla scadenza il prestito.
Il dipendente o pensionato pubblico ex-INPDAP che richiede il finanziamento ha poi il diritto di recedere dal contratto entro un termine di 14 giorni dalla stipula, senza dover corrispondere alcuna penale e senza dover fornire motivazioni sulla sua decisione.
Le opzioni aggiuntive
Vanno infine ricordate le opzioni aggiuntive, ovvero Reload e Flexi. Con la prima è possibile la richiesta di un ulteriore prestito aggiuntivo una volta che sia stata corrisposta la sesta rata, mentre con la seconda è possibile ottenere il rinvio del pagamento di una o di più rate, a patto di aver rimborsato nel frattempo almeno 12 rate. La fruizione di questa opzione, come abbiamo già ricordato, comporta però il pagamento una commissione di 30 euro per ogni periodo in cui il pagamento viene sospeso e può essere reso possibile solo dalla preventiva approvazione dell’istituto bancario.