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Interessi dei prestiti Inpdap: come si calcolano gli interessi di un prestito Inps Inpdap

Interessi prestiti Inpdap
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Per quanto concerne gli interessi dei prestiti Inpdap essi variano in base alla tipologia di finanziamento, in cui fondamentali sono Tan e Taeg. Il Tan è il tasso di interesse nominale, il Taeg è il tasso annuo effettivo globale; si tratta di due indicatori presenti anche nei preventivi di spesa, in cui sono indicati vari costi fra cui interessi, commissioni, imposte, polizze assicurative. Il Tan è il tasso di interesse base del finanziamento espresso in percentuale sul credito concesso annuale, può essere fisso o variabile e non considera gli oneri aggiuntivi come le spese di gestione delle pratiche di apertura del credito, le spese assicurative e quelle notarili, le commissioni aggiuntive; il Taeg invece è il tasso comprensivo di tutti i costi connessi al prestito, tipo commissioni, imposte, polizze assicurative, espressi in percentuale sul credito concesso su base annua. E’ bene ricordare che, se si parla di prestiti a tasso zero, si fa riferimento al Tan ma non al Taeg.

Piccolo Prestito e Prestiti Pluriennali Garantiti

Tornando al discorso sugli interessi dei prestiti Inpdap essi variano in base al tipo di prestito erogato dall’Inps agli iscritti alla gestione dell’Inpdap. Attualmente i tassi in vigore sono i seguenti: per quanto riguarda il Piccolo Prestito Inpdap esso ha un tasso fisso del 4,25%, in particolare il Piccolo Prestito Gestione Pubblica ha un Tan del 4,25%; il Taeg invece vede l’aggiunta di uno 0,5% per le spese ulteriori ossia quelle di amministrazione e la quota del fondo rischi. Tale prestito personale è erogato dall’Inps ai dipendenti e pensionati pubblici ed ha una durata di 1, 2, 3, 4 anni.

Per quanto riguarda invece i Prestiti Pluriennali Garantiti dall’Inpdap essi sono prestiti finalizzati erogati da banche e società finanziarie convenzionate con l’Inps Gestione Inpdap, in cui l’Inps fa da garante per il rimborso del credito da parte degli iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici. Tan e Taeg variano a seconda delle condizioni proposte dall’istituto erogante, ma vanno considerati alla luce dei tassi soglia di usura definiti periodicamente dalla Banca d’Italia e che vanno rispettati da parte delle banche con cui è stata stipulata una convenzione per prestiti con cessione del quinto.

Tasso Effettivo Globale medio, Tan e Taeg

Tali spese, oltre allo 0,5% dei costi di amministrazione da versare all’Inps, ci sono anche interessi e spese amministrative dell’istituto di credito che eroga il finanziamento e cui bisogna pagare un premio compensativo per il rischio di insolvenza, pari all’1,5% per prestiti fino a 5 anni ed al 3% per prestiti di 10 anni; le percentuali arrivano al 2% e 4% qualora il richiedente sia un pensionato pubblico maggiore di 65 anni. Il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) è quello preso come riferimento per il calcolo dei tassi di usura ed è pubblicato ogni tre mesi; in esso son o escluse tasse ed imposte. Per controllare la situazione relativa agli interessi dei prestiti Inpdap concessi ai dipendenti pubblici e statali con la cessione del quinto bisogna dare un’occhiata nel sito dell’Inps alla colonna “categoria di operazioni”, poi “Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione”, poi verificare i TEGM ed i Tassi Soglia esposti sempre su base annua, cosa che si può controllare anche sul sito dell’Inps ogni tre mesi con una circolare comprensiva dei tassi soglia.

Interessi dei Prestiti Pluriennali e Piccoli Prestiti

Gli interessi dei prestiti Inpdap dei Prestiti Pluriennali Diretti Gestione Pubblica sono del 3,5% cui si deve aggiungere uno 0,5% per le spese di amministrazione ed il premio del fondo rischi, variabile in base a durata ed età del prestito, che può essere quinquennale o decennale; si tratta di prestiti erogati direttamente dall’Inps sulla base delle disponibilità di denaro presenti nel Fondo Credito dell’ente stesso. Infine, per quanto concerne i Piccoli Prestiti Inpdap biennali, triennali e quadriennali, il tasso annuo effettivo è del 4,5%, le spese di amministrazione sono dello 0,5%, il premio fondo rischi è dello 0,6% per i biennali, dello 0,9% per i triennali e dell’1,2% per i quadriennali, il Taeg infine è del 5,01% al netto del premio fondo rischi.